sabato, Giugno 10, 2023
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Frasi sulla shoah: le 100 più belle (citazioni, aforismi, dediche)

Ci sono tantissime frasi sulla storia e tra le frasi da ricordare ci sono gli aforismi sul ricordo, sulla shoah e sulla giornata della memoria. Il termine shoah è un termine ebraico utilizzato in riferimento alla persecuzione degli ebrei, evento verificatosi durante la seconda guerra mondiale in Europa. Tali persecuzioni iniziarono quando Hitler salì al potere e continuarono fino al 1945. Le frasi sul ricordo sono ricavate da testi, scritti, poesie di sopravvissuti, ma non solo. In molti si sono interrogati su questi fatti, tentando di dare risposta alle tante domande, vediamo subito le frasi più significative.

Frasi sulla shoah per non dimenticare: quali sono

Giornata della memoria frasi, frasi giornata della memoria, frasi sul dimenticare, frasi sulla memoria, poesia sulla shoah sono utilissimi come spunto di riflessione, frasi per non dimenticare sono utilizzate in concomitanza del giorno della memoria ma non solo. E’ vero basta digitare “dimenticare frasi”, “giorno della memoria frasi”, “frasi giorno della memoria”, “frasi shoah”, ma siamo certi che questo elenco vi tornerà utile!

Primo Levi frasi

  • “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.” (Primo Levi)
  • “La memoria à come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.” (Primo Levi)
  • “Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia.” (Primo Levi)
  • “Se dall’interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui.” (Primo Levi)
  • “Devo dire che l’esperienza di Auschwitz è stata tale per me da spazzare qualsiasi resto di educazione religiosa che pure ho avuto. C’è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.” (Primo Levi)

Frasi sulla giornata della memoria

  • “Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie.” (Theodor Adorno)
  • “Olocausto vuol dire bruciare tutta la propria esistenza sull’altare della croce.” (Pino Puglisi)
  • “Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei.” (Anna Frank)
  • “La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi.” (Mario Rigoni Stern)
  • “Se con l’Olocausto Dio ha scelto di interrogare l’uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha Dio per oggetto.” (Elie Wiesel)

Pensieri sulla shoah

  • “Oggi più che mai, è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per sperare che quell’indicibile orrore non si ripeta, è l’unico modo per farci uscire dall’oscurità.” (Elisa Springer)
  • “La Shoah non è stata mica un incidente di percorso del fascismo. Ha i suoi prodromi nelle leggi razziali del ’38, che a loro volta affondano le radici nella marcia su Roma del ’22. E’ qui che comincia la tragedia. Un consenso fondato in gran parte sulla coercizione.” (Andrea Riccardi)
  • “La Shoah, come in ambito ebraico viene chiamato l’Olocausto, termine a suo modo improprio, fu un evento senza precedenti perché mai era stato deciso a tavolino lo sterminio, l’annientamento di un popolo in quanto tale.” (Elena Loewenthal)
  • “Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora.” (Liliana Segre)
  • “Tanto grande è il rischio di dimenticare, che occorrerebbe un anniversario di Auschwitz al giorno” (Elisa Springer)

Frasi olocausto

  • “La maggioranza dei prigionieri è, comprensibilmente, tormentata da una sorta di complesso d’inferiorità. Ognuno di noi è stato, molto tempo fa, ‘qualcuno’ o credeva almeno di essere qualcuno. Ora invece, qui, ci trattano letteralmente come se non esistessimo neppure.” (Viktor Frankl)
  • “L’orribile e tragico gesto di Auschwitz non potrà mai cancellare la fraternità e l’essenza del popolo umano e disumano di ogni essere.” (Giancarlo Modarelli)
  • “Questi ricordi non sono semplici indumenti, qualcosa di cui si può spogliare e mettere nell’armadio. Sono incisi nella nostra pelle! Non possiamo liberarcene.” (Trudi Birger)
  • “L’affermazione più profonda che sia mai stata pronunciata a proposito di Auschwitz non fu affatto un’affermazione, ma una risposta. La domanda: ‘Ditemi, dov’era Dio, ad Auschwitz?’. La risposta: ‘E l’uomo, dov’era?'” (William Clark Styron)

Frasi sul giorno della memoria

  • “Gli altri prigionieri di Auschwitz popolano la mia memoria della loro presenza senza volto e se potessi racchiudere in un’immagine tutto il male del nostro tempo, sceglierei questa immagine, che mi è familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia del pensiero.” (Primo Levi)
  • “Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?” (Anonimo)
  • “Chi registra i campi di sterminio come “incidenti sul lavoro” della vittoriosa spedizione della civiltà, il martirio degli ebrei come un episodio irrilevante nel quadro della storia universale, non ricade soltanto al di qua della visione dialettica delle cose, ma perverte il senso della propria politica: che è quello di imporre un alt all’estremo del male.” (Theodor Adorno)
  • “I “salvati” del Lager non erano i migliori, i predestinati al bene, i latori di un messaggio: quanto io avevo visto e vissuto dimostrava l’esatto contrario. Sopravvivevano di preferenza i peggiori, gli egoisti, i violenti, gli insensibili, i collaboratori della “zona grigia”, le spie. Non era una regola certa (non c’erano, né ci sono nelle cose umane, regole certe), ma era pure una regola. Mi sentivo sì innocente, ma intruppato tra i salvati, e perciò alla ricerca permanente di una giustificazione, davanti agli occhi miei e degli altri. Sopravvivevano i peggiori, cioè i più adatti; i migliori sono morti tutti.” (Primo Levi)
  • “In un angolo del campo di concentramento, a un pazzo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: ‘Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia.'” (Luis Sepùlveda)
Cindy Delfini
Cindy Delfini
Cindy Delfini – Nata a Milano nel 1997, sono laureata in Scienze sociali per la globalizzazione presso l’Università degli Studi di Milano. Frequento la magistrale di Scienze politiche e di governo. Scrivo principalmente di spettacolo, lifestyle e attualità.
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