Roberto Maurizio Coatti è nato a Bologna ma oggi tutti lo consociamo come Eva Robins. Ha raccontato che fin da piccolissimo ha sempre avuto problemi con la sua sessualità, non riconoscendosi nel corpo maschile nel quale era nato, ma ha sempre cercato di mantenere un’aria da ragazzo normale, fino alla pubertà, quando cominciò a manifestare la sua femminilità.
Ha preso il suo nome Eva Robins da Eva Kent dei fumetti di Diabolik, e dallo scrittore Harold Robbins, e ha pensato che fosse più carino con un apostrofo, quindi troverai scritto il nome anche così: Eva Robin’s
È anche modella e cantante. Nel 1977, usando il nome Cassandra, registrò il classico della discoteca, Disco Panther .
Non è chiaro in quale condizione sessuale si riconosca dato che ci sono voci che abbia subito un intervento chirurgico genitale, forse nel 1998 o addirittura nel 1991, anche se ad oggi lo nega.
Ha rivelato il suo pene nei film Evaman, 1980, e Mascara, 1989 (come ha fatto Romy Haag), dove ha interpretato una drag performer, ma mai più da allora ne ha parlato.
In due film di Hercules, Ercole, 1983 e Avventure dell’incredibile Ercole, 1984, ha interpretato Dedalos come una donna, anche se nel mito greco il personaggio è un uomo.
Ha interpretato un transessuale in Belle al Bar, 1994.
È stata in 19 film in tutto, e anche nella serie tv Il bello delle donne del 2002.
Il suo nome legale è ancora Roberto Coatti.
Eva Robins Teatro: un matrimonio naufragato
Quindi la bolognese Eva Robins è un’attrice e attivista transgender italiana. Si considera un individuo androgino, piuttosto che transessuale.
Dice che mentre “era un ragazzo apparentemente ‘normale’ che cresceva, alla pubertà ha sviluppato il seno e il suo corpo non è riuscito a mascolinizzare come gli altri ragazzi”, il che indicava una condizione intersessuale. Sentiva che doveva essere una donna e cambiò il suo nome di conseguenza.
Ha registrato due album di discreto successo: Disco Panther (come Cassandra, nel 1978) e La Rosa (1994).
La protagonista del teatro legge una lettera di Pierre Bergé a Yves Saint Laurent con Pino Ammendola, ed Eva Robin si racconta al microfono di Oggi è un altro giorno, lo scorso gennaio: l’artista racconta così una storia d’amore che porta in scena:
«Esistono storie felici e storie infelici, questa è stata una storia grande e illuminata. Poi sentiamo le storie del tg che sono la fine di un amore che non vorrei sentire più».
«Io ho vissuto una storia platonica fatto di assenza e ho scoperto che il desiderio vive sulla mancanza, perché si perpetua e si ingrandisce. Quando è arrivato il momento di consumare il rapporto, è scemato come l’aria, non c’era più niente».
La protagonista del nostro articolo avrebbe dovuto anche sposare la sua partner, come lei stessa ha ammesso in una puntata di “Vieni da Me” di ottobre 2019, ma poi ha rivelato in “Oggi è un altro giorno” nell’ottobre 2020, che il piano matrimoniale è fallito, ma non ha portato i due innamorati, la coppie a separarsi ma anzi, per quanto si sa, le due donne hanno continuato a frequentarsi e ad amarsi.