Il legittimo regista di fama internazionale Giorgio Strehler, le cui innovative reinterpretazioni di classici di Brecht, Goldoni, Pirandello, Shakespeare e Chekov lo hanno reso di gran lunga la figura più influente del teatro italiano del dopoguerra, è morto il 25 dicembre 1998, per un attacco di cuore nella sua casa di Lugano, in Svizzera. Aveva 76 anni.
Il nome di Strehler è indelebilmente associato al Piccolo Teatro di Milano, che ha co-fondato con Paolo Grassi nel 1947, stabilendo un nuovo modello culturale che ha portato il teatro classico oltre i confini dell’intrattenimento elitario per pochi privilegiati, rendendolo accessibile a un pubblico molto più ampio e creando una casa per una fiorente comunità di artisti.
“Strehler è stato uno dei rivoluzionari del palcoscenico moderno”, ha detto l’ex ministro francese della Cultura Jack Lang, che dopo di lui ha assunto la direzione del Piccolo Teatro, dopo le dimissioni di Strehler l’anno prima del decesso. “Il Piccolo rappresenta un’avventura intellettuale e umana unica al mondo: un teatro d’arte ma anche un teatro eminentemente civico.”
Chi è Giorgio Strehler? Biografia, Moglie, Vita Privata
Nato nella città settentrionale di Trieste, Strehler si trasferì in giovane età e adottò Milano come sua casa. A sua volta è stato adottato dai suoi cittadini come personificazione dell’immagine della città di raffinatezza, democrazia e progresso. Ma il suo rapporto con la città e la sua amministrazione fu una burrascosa storia di amore-odio che continuò fino alla sua morte.
Paradossalmente, la morte del regista arriva in un momento in cui i suoi 20 anni di battaglie politiche e burocratiche per ottenere il dovuto riconoscimento per l’importanza del Piccolo Teatro come istituzione culturale nazionale e i suoi sforzi per garantire una nuova casa adatta per la compagnia teatrale erano arrivati vicini al raggiungimento del loro obiettivo.
La carriera di Strehler inizia dopo essersi diplomato all’Accademia di Arti Drammatiche nel 1940, quando collabora con Grassi nella Compagnia del Palcoscenico per le sue prime incursioni nel teatro sperimentale.
Ha debuttato come regista nel 1943 con tre opere teatrali in un atto di Pirandello, in seguito mettendo in scena opere di Camus, T.S. Eliot e Thornton Wilder in Svizzera.
Dopo aver prestato servizio nell’esercito durante la seconda guerra mondiale, Strehler ha lavorato come critico teatrale per Milano-Sera prima di girare la testa con la sua prima produzione professionale di “Mourning Becomes Electra” di Eugene O’Neill.
Le apparizioni occasionali di Strehler come attore nelle sue produzioni divennero sempre più rare man mano che il suo lavoro come regista diventava più prolifico. Al Piccolo di Milano come regista indipendente ha messo in scena più di 250 produzioni; il lavoro sotto la sua tutela arrivò a rappresentare il più illustre campo di allenamento da cui un attore italiano potesse emergere.
Dal 1983-90 Strehler è stato direttore del Teatre de l’Europe di Parigi ed è stato ampiamente riconosciuto in tutta Europa come maestro del teatro contemporaneo.
Strehler fu attivo in politica, come membro del Parlamento europeo e del Senato italiano.
Strehler è sopravvissuto da sua moglie, l’attrice Andrea Jonasson.
“Chi ca..o è Strehler, raga?”, la gaffe di Fedez con Gerry Scotti
È diventata virale la puntata di Muschio Selvaggio di questa settimana con protagonista Gerry Scotti. Come al solito, il duo composto da Fedez e Luis Sa.
C’è stato spazio anche per uno scivolone di Fedez, quando Gerry Scotti ha parlato di Giorgio Strehler: “Chi cazzo è Strehler, raga?“. E Gerry Scotti, conoscendo bene l’esuberanza della gioventù, ha nicchiato a testa bassa: “Uno dei più grandi registi ed attori di teatro italiani”.