Percorrendo lo stivale italiano da nord a sud, passando per le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, è possibile degustare dei dolci che non hanno eguali. La pinza bolognese fa parte della cultura dolciaria italiana e rappresenta un dolce tipico di Bologna. Esteticamente si presenta come un rotolo di pasta frolla lievitata arricchita nel suo interno da un cuore cremoso di mostarda bolognese, così come prevede la ricetta pinza dolce.
Che cos’è la pinza, storia del dolce tipico bolognese
È da diversi secoli che la pinza dolce bolognese allieta le tavole della provincia emiliana e non solo. Si hanno notizie di un dolce pinza già nel XVII secolo. A quell’epoca, un certo Vincenzo Tanara, rinomato agronomo bolognese, menzionò nel suo ricettario “L’Economia del Cittadino in Villa”, come tra i dolci tipici bolognesi, una specie di torta dura dalla forma oblunga, ripiena di uva secca che allietava i palati dei meno abbienti.
Difatti, la pinza ricetta è nata la prima volta nelle cucine dei contadini che vivevano nelle campagne bolognesi. Con il passare del tempo quella che era l’originale pinza bolognese ricetta ha subito un’evoluzione che ha coinvolto soprattutto il ripieno. Oggi questo dolce bolognese è caratterizzato da una farcitura a base di pere e mele cotogne, talvolta con l’aggiunta di pinoli, conosciuta con il nome tipico locale di “mostarda bolognese”.
L’etimologia del nome, pinza, in realtà è una derivazione della parola dialettale “penza”, presente anche tra le pagine del vocabolario di Gaspare Ungarelli, il quale si riferisce con questo termine proprio al dolce bolognese. È ancora legata all’antica tradizione di Bologna di preparare la pinza nel periodo che precede l’arrivo delle feste di Natale. Anche se oggi la produzione di questo dolce si è industrializzata ed è possibile acquistare, presso pasticcerie, forni e supermercati, questo dolce tipico bolognese tutto l’anno.
Ricetta pinza dolce bolognese, varianti
Anche se la pinza ricetta è molto legata a quella che è la tradizione tipica delle campagne bolognesi, ciò non toglie che vi siano diffuse, all’interno delle famiglie emiliane, diverse varianti del dolce pinza. Queste diversità riguardano essenzialmente il ripieno più che l’impasto base. Infatti, troviamo all’interno della pinza dolce anche una crema a base di cioccolato. In questo modo la pinza diventa un delizioso dolcetto da dare ai bambini a merenda.
Ma ci sono anche farciture tipiche natalizie, come quelle a base di cedro candito, uvetta, spezie o vino. Tralasciando queste varianti, di seguito andremo a elencare gli ingredienti tradizionali. Tali ingredienti fanno della pinza uno dei dolci bolognesi da assaggiare qualora ci trovassimo a passare per bologna e dintorni.
Dolce bolognese, ingredienti
L’impasto della pinza bolognese, dolce tipico Bologna, è composto da uova, zucchero, farina, burro, lievito e un pizzico di sale. Su un ripiano di legno, bisogna amalgamare gli ingredienti partendo dalla lavorazione della farina con il burro per poi aggiungere uno alla volta il resto degli alimenti. Il composto di pasta frolla che viene fuori non deve essere appiccicoso ma compatto e soffice, al quale dovremmo dare la forma di un panetto. Secondo la pinza ricetta, il panetto deve essere avvolto nella pellicola e lasciato riposare al fresco, in frigorifero, per mezz’ora.
Passato il tempo di riposo, sempre sul ripiano, la frolla deve essere stesa con uno spessore di circa un centimetro. Successivamente bisogna poi spalmarvi sopra la mostarda bolognese. Dopo aver arrotolato su sé stessa la pinza dolce e sigillati bene i bordi per evitare alla farcitura di scivolare all’esterno, si passa a spennellare con un intruglio di latte e uova la superficie della pinza. Dopodiché la nostra pinza bolognese è pronta per essere infornata a 150° per circa 45 minuti.