venerdì, Dicembre 1, 2023
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PIR Bancario: cos’è, come funziona, quanto si può investire

Sei un piccolo imprenditore e desideri effettuare degli investimenti con l’obbiettivo di elevare la tua azienda? Questo articolo fa al caso tuo. Oggi avrai la possibilità di scoprire cosa sia un PIR Bancario, come sfruttarlo, le regole da seguire per utilizzarlo e i vantaggi che si possono ottenere. Continua a leggere per saperne di più.

Cosa è il PIR Bancario?

I PIR (Piani individuali di risparmio) sono delle azioni di natura assicurativa rilasciate dalle società che si occupano di gestione del risparmio SGR (non possono mai essere stipulate da aziende o persone giuridiche), riservate ai piccoli investitori. Esse sono già diffuse in nazioni come Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone, ma stanno prendendo piede anche in Italia (rilasciate dal 2017). L’obbiettivo dei fondatori è quello di favorire la crescita della rete imprenditoriale italiana. Per attuare questo piano è necessario conoscere tutte le funzionalità e rispettare un contratto specifico, in caso contrario esso verrà annullato.

Come funziona il PIR Bancario?

Per avviare un PIR Bancario è necessario essere residenti in Italia e possedere la cittadinanza italiana, non avere un altro piano di risparmio in atto e non attuare un piano in collaborazione con altre persone fisiche. Non è invece imposta una specifica età, in quanto anche un minorenne può avere in mano un PIR. Tutte le risorse che vengono raccolte nel tempo possono essere sfruttate grazie agli strumenti finanziari, come obbligazioni, azioni, quote di fondi e conti correnti bancari. Il 70% degli investimenti deve essere destinato a imprese italiane, mentre il 30% può essere utilizzato da imprese diffuse nel territorio europeo. Le aziende più grandi sono generalmente iscritte nel FTSE Mib mentre quelle di dimensioni minori sono dette PMI. Sono presenti anche le aziende STAR (società ad alti requisiti), quelle STANDARD e quelle AIM. In base alla categorie a cui si appartiene, il vincolo di concentrazione cambia. E’ possibile firmare questo contratto all’interno delle banche apposite, ma è necessario essere un imprenditore e avere possibilità di presentare la propria azienda.

Quanto si spende e quanto si può investire

Perché l’investimento venga ritenuto conforme, deve rispettare dei criteri: non superare i 30 mila euro annui e i 150 mila euro complessivi, non sfruttare strumenti finanziari che superino il 10% dell’investimento totale, destinare almeno il 70% dell’investimento a strumenti finanziari qualificati, detenere in modo singolare gli strumenti finanziari per minimo cinque anni, non emettere strumenti finanziari con soggetti provenienti da paesi non collaborativi, aderire solo alle partecipazioni sociali considerate qualificate. Il diritto bancario PIR va a tutti gli imprenditori che hanno rispettato le regole elencate in precedenza. In caso di violazione, decade immediatamente il beneficio fiscale ricavato dagli strumenti qualificati finanziari. I costi per l’avviamento del piano non sono fissi, ma dipendono dalla struttura scelta, dalla tipologia di strumenti finanziari posseduto e dalle commissioni intermediarie. E’ molto importante conoscere queste funzionalità perché il servizio possa rendere nel migliore dei modi.

 

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