Il doomscrolling è un neologismo di origine inglese, entrato nel dizionario di Oxford nel corso dell’anno 2020. Tale lemma straniero sembra infatti rimandare ad un’abitudine diffusasi durante l’era pandemica, ossia quella di ricercare, in modo compulsivo, cattive notizie online (doomscrolling significato).
La parola nasce dalla fusione di due termini inglesi, scorrendo (scrolling) sullo schermo del telefono cellulare, per prendere visione dei drammi che si succedono nel mondo. La pratica ha quindi trovato maggior vigore durante l’ondata del virus covid19, proprio fra le persone che soffrono maggiormente di depressione e ansia (doomscrolling psychology).
Il world economic forum ne ha recentemente discusso con Ariane Ling, psicologa statunitense. Scopriremo, all’interno del pezzo giornaliero, di cosa si tratta effettivamente e quali sono le conseguenze e le cause primarie di questo male dell’animo.
Perché cerchiamo cattive notizie?
Durante l’intervista, sono stati posti numerosissimi quesiti. Il primo chiedeva la ragione della nostra morbosa curiosità per gli eventi tragici.
A quanto pare, si tratta di un tipico atteggiamento umano: proprio come quando qualche autista si accosta al drammatico spettacolo di un incidente stradale, per apprendere cosa sia successo, così accade quando passiamo le nostra dita sul vetro del nostro telefonino.
I siti facebook che contengono link che si ricollegano a vicende contraddistinte dalla tristezza e dall’angoscia colpiscono di più la nostra attenzione. Si tratta di titoli studiati a tavolino per ottenere più clic, ma, sebbene consapevoli di questo, cadiamo nella trappola e ci accingiamo a leggere di fatti che ci procurano dolore.
Il fenomeno aveva già trovato terreno fertile prima, nel periodo precedente l’espansione del virus, in particolare tra coloro che pativano il disturbo depressivo.
Difatti, con la tendenza a leggere solo ciò che è in linea coi nostri ragionamenti, gente già dolente per altri motivi è andata alla ricerca di qualcosa che confermasse la loro visione negativa del mondo. L’epidemia mondiale ha, quindi. provocato altri deterioramenti.
Come smettere col doomscrolling
A tal punto, è altamente consigliato smettere. Il primo passo da compiere è quello di ammettere che si ha un problema e che quindi si vuole risolverlo. Quando ci si accorge che si è sommersi dalle cattive notizie e che si stanno ricercando, da troppo tempo, altri eventi drammatici da studiare, bisogna porsi un freno.
Sebbene possa apparire difficile da fare ma facile da dire, gli umani sono dotati di razionalità. In quanto esseri razionali, dunque, possono decidere di porre un freno e un limite alle loro ossessioni, se sani di mente.
Se proprio non si riesce a fare a meno di restare aggiornati sulle vicende mondiali, è sufficiente dedicarvi qualche minuto al mattino o al pomeriggio, ma non di più.
E nel momento in cui si sperimenta nuovamente la tentazione di voler riprendere il telefono in mano, occorre sostituire quest’abitudine con qualcos’altro.
Invece di leggere notizie, ci si potrebbe fare una cultura su un altro tipo di argomento, come la cucina, la moda ecc.
Altri metodi per eliminare la malsana abitudine sono quello di spostare il telefono in un’altra stanza; l’utilizzo di una sveglia vera, al posto del cellulare, così da tenerlo lontano da noi per tutta la notte e l’eliminazione di questi siti che diffondono le cosiddette bad news.