Un Santo che porta la sua storia fin nel nome. San Bonaventura infatti non è il nome con cui venne su questa terra, in una data sconosciuta posta a cavallo tra il 1217 e il 1221. Si conosce molto bene la data della morte invece, il 15 luglio appunto, del 1274.
Il suo nome, come accennato, è legato alla sua storia. “O’ bona ventura” esclamò San Fracesco d’Assisi, facendogli un segno della croce quando lui era bambino . E con questo gesto lo guarì miracolosamente da una malattia che lo affliggeva da anni.
La guarigione miracolosa di San Bonaventura
San Bonavenura nacque a Bagnoreggio (è conosciuto anche con il nome di Bonaventura da Bagnoreggio) ed ebbe una infanzia segnata dalla malattia. A soli 8 annni era infermo, ma la madre non se ne dava pace. Così lo portò ad Assisi facendo un voto; se fosse guartio, avrebbe consacrato il figlio alla Chiesa.
Come detto, il bambino venne toccato da San Francesco, che con quel semplice augurio di fortuna lo guarì. La madre mantenne l’impegno preso, e Bonaventua entrò a far parte del Frati Minori.
Ebbe una educazione accademica completa, fino ad arrivare a studiare alla Sorbona di Parigi, quando aveva 18 anni; anche per questo è chiamato Doctor Seraphicus. All’accademia francese divenne professore, insegnando Teologia e Filosofia.
Amava la scuola e avrebbe desiderato non avere incarichi importanti, ma Papa Gregorio X lo elesse Cardinale e insieme a San Tommaso d’Aquino, quella fu la sua fine.
La morte
Proprio questo incarico su troppo per San Bonaventura. Il troppo lavoro infatti gli fu fatale; al concilio di Lione, nel luglio del 1274, si ammalò, e questa volta non arrivò il miracolo. La stessa sorte, poche settimane prima, era toccata anche al suo “collega” San Tommaso.
Le esequie: il miracolo del cranio conservato
Già in vita Bonaventura era una personalità eminente della Chiesa, conosciuto e rispettato. Fu il futuro Papa, che arebbe stato conosciuto come Innocenzo V, a celebrare il funerale nella chiesa di Lione.
due secoli dopo per l’esattezza nel 1434, la salma venne messa in una diversa chiesa consacrata al Santo che tanto fece per lui in vita: San Francesco. Al momento dell’esumazione, si scoprì che il cranio di San Bonaventura era integro nonostante fosse rimasto sotto terra per oltre 150 anni.
Questo fatto miracoloso fece molto scalpore e aprì la strada alla sua canonizzazione, che avvenne una cinquantina di anni dopo. La cerimonia ebbe luogo nel 1482, per l’esattezza il 14 aprile, a opera del papa del momento Sisto IV. Un seconlo dopo ancora, nel 1588, un altro Papa Sisto, il V, conferì a Bonaventura il titolo di Dottore della Chiesa.