Gli amanti della cucina messicana conosceranno sicuramente le tortillas, diffuse ampiamente in questo paese del centro-America. In spagnolo il termine tortilla significa letteralmente “piccola torta“. E’ un tipo di pane non lievitato a base di farina di mais oppure di farina di frumento. E’ da non confondere con la tortilla de patatas tipiche della Spagna, che sono una specie di frittata di patate e uova, dalla forma tonda e dal colore giallognolo. La prima apparizione accertate delle tortillas messicane risale già al 500 a.C. ad opera delle civiltà dell’America Centrale. Erano realizzate con la base di acqua e farina di mais che conosciamo anche adesso.
Tortillas di mais: la nascita e le leggende sul piatto
Se si parla di tortillas, si parla anche di una tradizione millenaria che parte dalle antiche civiltà Maya che sin dal 1800 a.C. erano soliti coltivare il mais. Tuttavia, anche gli Aztechi hanno dato il loro importante contributo a questo piatto e alla cucina e alla tradizione messicana in generale. A loro, quasi sicuramente, si deve l’uso iniziale della farina masa, la massa di mais alla base del piatto. Questa si ottiene tramite un processo chiamato nixtamalizzazione; prevede una bollitura e poi un successivo ristagno dei chicchi di mais in una soluzione alcalina di idrossido di calcio. Per arrivare al nome che conosciamo ancora adesso, dobbiamo aspettare però il XVI secolo; con l’arrivo dei conquistadores spagnoli, che la ribattezzarono così proprio in onore del loro omonimo piatto tipico. Ai conquistadores si deve anche il merito di aver aiutato la diffusione delle tortillas anche in Europa.
Le tortillas non sono da ritenersi un piatto da consumare da solo. Sono molto versatili; sono infatti alla base di numerose pietanze tradizionali della cucina dell’America Latina, come i tacos, i burritos, le fajitas, le gordita, le enchiladas, i tamales e le pupusa.
Ricetta tortillas messicane: come si preparano e come si farciscono
La base delle tortillas messicane è molto semplice. E’ realizzata con un impasto di farina, acqua e sale lavorati a mano, dal quale vengono poi ricavate delle palline e poi dei dischetti dal diametro di circa 10 o 15 cm.
Come già detto in precedenza, non richiedono lievitazione e devono essere cotte su una piastra apposita; si tratta della comal, dalla forma tonda, con i bordi bassi e dal fondo piatto. Realizzato originariamente in argilla (anche se al giorno d’oggi si trova generalmente in ghisa), nella cultura messicana si era soliti tramandarla di madre in figlia.
Per cuocere le tortillas bastano solo pochi minuti per lato a fiamma alta. Dopo ciò, è possibile realizzare le tortillas ripiene, con tante farciture gustose e particolari. Il ripieno più conosciuto è sicuramente, il chili con carne, realizzato con una base di stufato di macinato di manzo e fagioli rossi. Un altro grande classico è il pollo con salsa allo yogurt e la maionese allo yogurt. Se invece volete qualcosa di più leggere e fresco, potete optare per un ripieno a base di salmone e avocado; anche il pesce si abbina bene. Poi, potete comunque dare spazio alla vostra fantasia e farcirle come più vi piace!