Il primo settembre si festeggia Sant’Egidio Abate.
Questo santo, che dà il nome alla famosa Comunità di S.Egidio, la quale si dedica alla preghiera e alla diffusione del vangelo, nonché all’aiuto dei più sfortunati, durante il medioevo divenne protagonista di diverse leggende.
Non si conosce con certezza l’epoca in cui visse, a causa della mancanza di fonti, ma essa viene collocata di prassi tra il quinto e il sesto secolo.
Egli fu un eremita e probabilmente abate francese (il suo nome originale infatti è Gilles).
Gli attributi iconografici del santo, sono la freccia, la cerva e pastorale.
S.Egidio è il protettore dei fabbri, dei disabili, storpi e mendicanti. Ma il santo è anche patrono dell’allattamento, degli epilettici, degli sterili e dei lebbrosi, delle foreste, degli eremiti, di cavalli e pecore.
Leggende su Sant’Egidio
La Leggenda Aurea, opera che raccoglie le vite dei santi, narra che S Egidio abate, divenuto popolarissimo, venisse convocato da Carlo Martello.
L’imperatore intendeva richiedere il suo aiuto riguardo diverse questioni, e gli confessò di aver commesso peccato di incesto. Durante una messa presieduta dallo stesso Egidio, apparve un angelo con in mano una pergamena, la quale recava scritto proprio il peccato di Carlo Martello, che decise di pentirsi e fu perdonato.
Un’altra storia narra che, mentre viveva da eremita, il santo si nutrisse solo del latte di una cerva: Egidio si fece colpire addirittura al posto dell’animale, braccato durante una battuta di caccia del re dei Goti. Il sovrano gli donò allora delle terre su cui sorse il monastero di Egidio.
Tempo dopo, S Egidio si recò a Roma, dove il pontefice lo prese sotto la sua ala protettiva. Morì poco dopo il ritorno dalla capitale, il primo settembre.
Preghiere da dedicare e su Sant’Egidio
O glorioso Sant’Egidio, che spinto dall’amore al patire, avete fuggito tacitamente la compagnia del Vescovo Cesario, per sottrarvi alla stima ed alla gloria degli uomini, quantunque ben meritati, sobbarcandovi poi a severissima penitenza, vivendo di sole radici d’erba e d’acqua, ed al quale volendo Iddio dare un attestato della sua provvida mano, vi mandò una cerva selvaggia a temperarvi il digiuno col suo latte, implorate che sia anche a noi date forza dalla mortificazione cristiana, per la quale potremo arrivare un bel giorno a cantare l’inno della gratitudine coi santi del Paradiso. Pater, Ave e Gloria
O nostro Grande Protettore S. Egidio Abate, che nella tua vita hai osservato costantemente i consigli evangelici, ottienici dal Signore la grazia di farci illuminare e guidare dalla sua Parola e non dai piaceri di questa vita. Come nostro amato protettore allontana da noi le discordie, le rivalità, la superbia, gli egoismi; donaci il tuo aiuto perché possiamo vivere secondo l’umiltà, povertà, preghiera e penitenza praticare il vero amore secondo le parole di Gesù per vivere nella pace. Difendici dai mali del corpo e dello spirito, proteggi il paese, le sue famiglie e i suoi abitanti da ogni disgrazia e da ogni male, e soprattutto ottienici la grazia della nostra salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.