Il suo nome a molti dirà poco: Parvin Tadjk è, però, da anni la consorte di uno degli uomini più influenti della storia italiana recente. La 64enne è, infatti, la moglie di Beppe Grillo col quale ha recentemente tagliato il traguardo delle nozze d’argento.
In queste ore, però, il suo nome è riemerso nelle cronache perchè legato ad un altro familiare: è stata, infatti, convocata in tribunale come teste nel processo al figlio, Cirio Grillo, accusato di violenza sessuale. Andiamo a vedere chi è Parvin Tadjk.
Chi è Parvin Tadjk?
Nata nel 1958, la donna ha origini iraniane: suo padre era un noto commerciante di tappeti a Teheran. Prima di Beppe Grillo era stata sposata con Roberto Scarnecchia, ex calciatore di Napoli e Roma agli inizi degli anni Ottanta. Dall’unione con l’ex giocatore sono nati due figli: Valentina e Matteo, di 42 e 36 anni; la prima l’ha anche resa nonna.
Dopo il divorzio da Scarnecchia, la Tadjk si è risposata a Genova, città natale del comico, con Beppe Grillo: la cerimonia è stata celebrata il 21 dicembre 1996. Dal loro matrimonio sono stati Rocco Grillo, ora 27enne e l’ultimo Ciro Grillo, 21enne e coinvolto in un procedimento per violenza sessuale.
La loro unione, organizzata su spinta proprio della Tadjk, venne celebrata nella chiesa di Sant’Ilario a Genova, lo stesso quartiere dove la coppia ancora vive. Un matrimonio impreziosito dai nomi dei testimoni: Fabrizio De Andrè con la moglie Dori Ghezzi e il creatore di Striscia La Notizia Antonio Ricci. Pure Grillo, come Parvin, arrivava all’altare per la seconda volta: dal precedente matrimonio con Sonia Toni era nati due figli: Luna Grillo di 43 anni e Davide Grillo di 40 anni.
Parvin Tadjk è nota per essere una donna molto riservata e sempre impeccabile, lontana dallo stile scapigliato del marito. Nata in Iran, è figlia di una coppia italo-iraniana: suo padre Nasratollah Tadjk gestiva l’importazione di tappeti da Teheran mentre la madre, Luisa D’Ettore, era di Ravenna. Parvin è cresciuta a Milano insieme alla sorella Nadereh che poi si è trasferita in Kenya, uno dei suoi luoghi del cuore.
Testimone al processo del figlio
Il suo carattere schivo l’ha tenuta sempre al riparo dalle questioni del Movimento 5 Stelle, fondato da suo marito. Comprensibile, dunque, il suo imbarazzo quando è stata chiamata a deporre nel processo al figlio. Ha confermato di non aver sentito nulla di strano la notte del presunto stupro, nonostante dormisse nella casa accanto. Le due abitazioni sono adiacenti e fanno parte di un complesso residenziale a Porto Cervo, dove si sarebbero consumate le violenze sessuali da parte del gruppo sulle due ragazze. I fatti, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti nel luglio 2019.
Oltre a lei nel processo che si sta svolgendo a porte chiuse al tribunale di Tempio Pausania è stata ascoltata anche un’amica di Parvin Tadjk, Maria Cristina Stasia: ha ribadito di aver visto la mattina dopo la presunta violenza una ragazza in accappatoio che fumava ed era apparentemente tranquilla. Secondo i legali di parte civile nell’udienza sarebbero emerse delle incongruenze che saranno poi affrontate nei successivi appuntamenti fissati dal tribunale sardo.