E’ il simbolo che differenzia un vero amante della musica da chi è un appassionato semplice. La presenza dei un disco in vinile nella vostra collezione fa di voi un custode di un modo di ascoltare le canzoni affascinante.
Nonostante la digitalizzazione progressiva del settore, i dischi in vinili nel corso degli ultimi anni hanno saputo ricavarsi uno proprio spazio e di conseguenze una nicchia di mercato. Conservano intatto il proprio fascino per gli album storici, ma anche per le nuove uscite hanno saputo adeguarsi ai tempi: regalare o acquistare un vinile del proprio artista preferito equivale ad un’affiliazione, al riconoscimento del proprio cantante in un momento in cui ascoltarlo su una piattaforma gratis è molto semplice.
Accanto a questo c’è però un mercato che rappresenta il fulcro per tutti gli appassionati dei 33 giri: quello dei dischi in vinile rari o usati. Molti continuano a conservare dei piccoli gioielli nelle proprie soffitte o in locali dismessi, ma non si preoccupano minimamente di conoscere il valore di quel disco 33 giri ormai dimenticato.
Valutazione vinili: i parametri
Andiamo ora a valutare alcuni parametri per fornire una valutazione oggettiva del vostro disco vinile. Innanzitutto va sottolineato un aspetto: è falso l’assunto secondo il quale un disco più è vecchio e più ha valore. Anzi, quelli che ormai sono i più vetusti in giro, risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta, si trovano agevolmente visto che se ne producevano in tantissime copie. Viceversa i nuovi spesso sono rari proprio perchè vengono stampati in pochi esemplari. La possibilità di reperire un album sul mercato è il primo fattore discriminante per la sua quotazione: connesso a questo c’è un altro aspetto che riguarda le ristampe.
Inutile sottolineare come anche l’importanza del disco faccia la sua parte. Un album di culto nella storia della musica o un inedito di un artista ha un mercato da collezionisti ma anche per chi non ha strumenti per ascoltarlo. Essendo pezzi spesso molto datati l’altro aspetto ad tenere in considerazione è quella della condizione: molti si trovano spesso con gravi o segni di usura che rendono l’ascolto impossibile anche per chi ha i giradischi.
Diciamo che al giorno d’oggi è più semplice conoscere la quotazione esatta di un vinile, poichè esistono delle app che scansionando il codice forniscono tutti i dati di cui abbiamo bisogno, compreso il valore economico dell’oggetto in questione.
Dischi in vinile quotazioni artisti
Il 33 giri è la tipologia di vinile tipica degli anni Cinquanta e Sessanta: la maggior parte dei dischi di quell’epoca ha un valore medio di 50 euro. Ovviamente esistono delle eccezioni e non sono poche: il 33 giri di Yesterday and Today dei Beatles nella Butche Cover è stimato intorno ai 45mila dollari.
E in Italia? Difficile dire quale sia il più costoso, ma spulciando tra i siti di settore possiamo fare una classifica dei più quotati, almeno per gli artisti più noti. Elenchiamo i dischi in vinile da collezione italiani. L’album Ingresso Libero di Rino Gaetano è valutato 1400; per Contrasto dei Pooh, in quanto ritirato dal mercato, la cifra si aggira sui 1200 euro. Valutazione di mille euro per due album storici come Vento Caldo/Marciapiede di Franco Battiato e Anime Salve di Fabrizio De Andrè. Mina con Voi di Mina, gettonatissima all’epoca, vale 500 euro.
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