Era senza dubbio il più riservato della band italiana Ricchi e Poveri. Franco Gatti si è spento a Genova all’età di 80 anni dopo che da alcuni anni aveva abbandonato lo storico gruppo musicale.
Biografia
Franco nasce il 4 ottobre 1942 e diventa uno dei membri della famosa band dei Ricchi e Poveri, quartetto italiano composto da Marina Occhiena, Angela Brambati e Angelo Sotgiu. Il gruppo nasce nel 1967 e in breve tempo svetta in cima alle classifiche rimanendo per lungo tempo al secondo posto tra gli artisti italiani più popolari dopo i Pooh. Con 22 milioni di copie, i Ricchi e Poveri sono stati il gruppo di punta degli anni ’70 e ’80 producendo hits indimenticabili come Che sarà, La prima cosa bella, Sarà perchè ti amo, ma non solo, anche Mamma Maria e Come vorrei. Le loro canzoni hanno fatto il giro del mondo e sono state scelte per rappresentare l’Italia al contest Eurovision del 1978, oltre ad aver fatto da colonna sonora ad innumerevoli pubblicità sulle reti nazionali.
Vita privata
Franco Gatti era il meno esposto dei Ricchi e Poveri, amava la sua privacy e la custodiva gelosamente. Il cantante aveva una moglie, Stefania, con la quale ha avuto una figlia, Federica Gatti, laureata in Giurisprudenza a pieni voti. La famiglia del cantante è stata colpita da un grave lutto, la morte del figlio Alessio che a soli 22 anni fu trovato senza vita nel suo appartamento a Genova. Da quel giorno la vita di Franco cambia, lui stesso ammise di non essere più lo stesso e di non aver più voglia di scherzare “sui suoi baffi e il suo nasone”. Dopo la tragedia, nel 2013, Franco lasciò la band per dedicarsi ad una vita più “normale”.
Malattia
Anche se non si sa precisamente quale fosse la malattia di Franco Gatti, ci sono voci che affermano che il cantante fosse stato colpito da un tumore o da un cancro. Il membro dei Ricchi e Poveri ha sempre tenuto il massimo riserbo sulla sua vita e quindi, sulle suo condizioni di salute. Certamente Franco era molto provato negli ultimi anni, dopo essere stato colpito duramente dal Covid ammise di essere vittima del morbo di Crohn, risvegliato dopo il contagio del virus.