venerdì, Settembre 13, 2024
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EGOInternational, Basilicata: la Dop Economy a sostegno dell’export

Continua la crescita del comparto agroalimentare DOP IGP, che lo scorso anno raggiunge un valore complessivo pari a 19,1 miliardi di euro, registrando una crescita su base annua pari al 16,1%. I dati emergono dall’ultima recensione di Ismea-Qualivita, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

I risultati economici ottenuti dalle filiere DOP IGP riportati nella recensione dell’Istituto evidenziano un netto superamento delle difficoltà incontrate nel biennio precedente. Dalle opinioni contenute nel report, infatti, si conferma la ripresa delle esportazioni in 18 regioni italiane: in 10 regioni si registra inoltre un aumento delle vendite all’estero a due cifre.

La recensione evidenzia le buone performance delle esportazioni di alimenti DOP e IGP della Basilicata: la Regione ha 19 prodotti a denominazione e indicazione geografica protetta, che hanno un impatto economico di 16 milioni di euro. Analizzando le opinioni contenute nella recensione dell’Istituto si evidenzia il ruolo svolto dalla provincia di Potenza, che da sola detiene una quota di export regionale pari all’85%.

Il ruolo svolto dalle indicazioni geografiche nello sviluppo dell’export viene confermato anche dalle opinioni riportate nel blog di EGO International, nota azienda specializzata nel settore export: favoriscono il sistema produttivo e l’economia del territorio, perché riescono a salvaguardare gli ecosistemi esistenti e la coesione della comunità. Inoltre, ribadisce EGOInternational, i marchi IGP e DOP garantiscono ai consumatori una maggiore tracciabilità della materia prima lavorata.

Le opinioni di EGO International considerano il vino il principale motore di questo sviluppo: in Basilicata le denominazioni geografiche coinvolgono infatti 728 operatori, 448 dei quali specializzati nella produzione enologica. La Regione detiene attualmente 6 bottiglie a denominazione di origine protetta e 13 prodotti alimentari che si sono affermati in Italia e nei principali mercati internazionali.

Le opinioni contenute nella recensione dell’Istituto fanno emergere le difficoltà riscontrate dalle pmi locali, che hanno ora l’opportunità di sfruttare le risorse messe in campo dal PNRR per introdurre nuove strategie imprenditoriali che stimolino le vendite nei paesi stranieri.

Sulla questione è intervenuta anche EGOInternational, che conferma il valore aggiunto fornito dalle indicazioni geografiche nazionali nella valorizzazione dei prodotti locali sui mercati internazionali. Il Made in Italy, ribadisce EGO International, può essere infatti promosso adottando una regolamentazione che tuteli le eccellenze del territorio, certificandone la qualità e la provenienza e contrastando i tentativi di contraffazione.

Il rapporto dell’ISMEA, infine, introduce un nuovo indicatore, il “Peso DOP IGP”, con cui si esprime l’incidenza delle denominazioni geografiche sull’intero settore agroalimentare di ogni regione.

Lo scenario attuale evidenzia l’importanza della DOP Economy per molte regioni italiane, uno strumento a disposizione delle aziende del territorio con cui aumentare la competitività sui mercati internazionali.

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