Sempre più spesso sulle nostre strade ci capita di vedere un’auto con targa slovena, romena, polacca, o di qualsiasi altro paese dell’Est Europa soprattutto. Il motivo risiede nel fatto che comprare una vettura all’Estero costa di meno rispetto al nostro Paese, ma poi ci sono da sostenere i costi di immatricolazione. E davvero conveniente quindi comprare autovetture di importazione? Vediamo quanto costa nazionalizzare un’auto.
Tempi immatricolazione auto estere
Immatricolazioni auto estere: i tempi – Vediamo di cosa si tratta: è la procedura di immatricolazione sul territorio italiano di un’auto acquistata all’Estero. E’ un passaggio inevitabile dunque se la vettura è stata acquistata fuori dai confini nazionali. Secondo il Codice della Strada, articolo 132, una vettura estera può circolare liberamente in Italia per un anno dal primo ingresso. Dodici mesi sono, infatti, il tempo limite stabilito dalla normativa per completare la nazionalizzazione del veicolo, auto o moto che sia. Non ci resta ora che capire i costi e la tempistica che di solito serve in questi casi.
Immatricolazione auto estera: cosa si rischia
Reimmatricolazione auto: l’ipotesi sequestro – In realtà il tempo di immatricolazione non è per tutti fissato in un anno. Per coloro che vivono in Italia, ma acquistano l’auto in qualsiasi Paese straniero, anche dell’Unione Europea, c’è l’obbligo di completare l’iter della nazionalizzazione entro due mesi. In questo modo si eviteranno casi di persone che non pagano il bollo o quanto dovuto in termini di tasse per circolare.
Ricordiamo che chi circola indebitamente in Italia con un veicolo straniero rischia il ritiro della carta circolazione ed una multa che va dai 711 fino ai 2848 euro. Per il veicolo incriminato c’è anche il sequestro, che diventerà confisca definitiva se non si procede alla nuova immatricolazione entro il termine dei 180 giorni, che scattano dal momento dei “sigilli”.
Costo immatricolazione auto dall’Estero
Vediamo ora i costi. Per immatricolare un veicolo estero in Italia, bisogna pagare molti dei balzelli che già ci troviamo a versare al momento di una nuova immatricolazione standard. In pratica si deve pagare la tassa per il passaggio di proprietà, che cambia da Regione a Regione e da auto e auto. Poi ci sono le commissioni dell’Aci, circa 27 euro, la marca da ballo da 32 euro per la registrazione al Pra e i diritti dell’ufficio della Motorizzazione Civile, altri 10 euro. Rispetto ad una immatricolazione classica c’è da pagare la commissione per la targa che varia a seconda del veicolo e della tipologia di targa. L’imposta provinciale di trascrizione non è mai al di sotto dei 150, ai quali vanno aggiunti i costi per la maggioranza che dipendono dalla provincia in cui l’utente risiede.
Immatricolazione auto tedesca in Italia – Sommando tutti gli importi, dunque, per immatricolare un’auto, ad esempio proveniente dalla Germania, nel nostro Paese ci vorranno circa 350 euro e tre giorni lavorativi. Ovviamente i costi comprendono solo la procedura di immatricolazione e non il trasporto del veicolo. In quel caso stiamo parlando di una ricaduta economica che va dagli 800 ai 2000 euro e che conviene solo in determinati casi ed in presenza ovviamente di sconti notevoli sul prezzo italiano.
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