Bebe Vio, la campionessa di fioretto, è stata fotografata da un paparazzo di Chi, il noto settimanale diretto da Alfonso Signorini, mentre era in una romantica uscita a Roma con Gianmarco Viscio. Gianmarco Viscio è un giocatore dilettante di calcio a otto, di trentatré anni, che fino all’anno scorso giocava come difensore nella Serie B con la squadra del George Best Team. Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali sul fatto che i due siano fidanzati. Ecco chi è la schermista più famosa d’Italia.
La Malattia
Durante il 2008, Bebe Vio viene ricoverata presso la terapia intensiva pediatrica dell’ospedale di Padova a causa di forti cefalee e febbre prolungate, con una diagnosi di meningite fulminante da meningococco di gruppo C. La forma di meningite di cui soffre Bebe è molto aggressiva e rapida, e nonostante i tentativi dei medici di curarla, le sue condizioni peggiorano notevolmente. Bebe combatte per la vita per diversi giorni, ma alla fine la malattia causa la necrosi e l’infezione diffusa dei suoi tessuti, portando i medici a dover amputare prima le gambe sotto le ginocchia, e successivamente gli avambracci. Il suo percorso di guarigione è lungo e difficile, e dura oltre sei mesi, durante i quali Bebe si sottopone a diverse operazioni di chirurgia plastica e rianimazione. La meningite lascia segni evidenti sul corpo della giovane, come numerose cicatrici.
Le olimpiadi
Bebe Vio è una schermitrice italiana di grande successo, che ha vinto medaglie d’oro alle Olimpiadi, ai Campionati Mondiali e ai Campionati Europei nel fioretto individuale paralimpico. Nel 2021 ha rappresentato l’Italia come portabandiera alla cerimonia d’apertura delle Paralimpiadi di Tokyo. Inoltre, il 26 ottobre 2021 è stata inaugurata la Bebe Vio Academy, la prima accademia italiana a promuovere lo sport inclusivo. Bebe Vio è una personalità di spicco nello sport italiano e un esempio di perseveranza e determinazione per molte persone.
Biografia
Bebe Vio, il cui vero nome è Beatrice Vio, è nata a Venezia il 4 marzo 1997 ed è una schermitrice italiana di successo. Ha vinto medaglie d’oro alle Olimpiadi, ai Campionati Mondiali e ai Campionati Europei nel fioretto individuale paralimpico. Bebe è stata appassionata di scherma fin da quando era piccola, ma all’età di 11 anni ha dovuto interrompere la sua carriera sportiva a causa di una meningite fulminante che l’ha colpita, causando un’ampia infezione e la necrosi degli avambracci e delle gambe, che sono state amputate.
Dopo aver passato tre mesi e mezzo in ospedale, Bebe ha ripreso la sua vita quotidiana tornando a scuola e iniziando la riabilitazione motoria per recuperare l’uso delle sue nuove protesi alle gambe e alle braccia. Successivamente è diventata un’importante testimonial e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive. Nel 2009, la sua famiglia ha fondato un’organizzazione no-profit per promuovere l’integrazione sociale delle persone disabili. Inoltre, insieme alla sua famiglia, ha creato l’evento “Giochi senza barriera”. Nel 2018, Bebe ha ricevuto il prestigioso premio “America” della Fondazione Italia-USA, conferitole alla Camera dei Deputati.
La “Fenice”
Bebe Vio ha ricevuto il soprannome di “fenice” perché, a un anno di distanza dal suo intervento chirurgico, ha iniziato a utilizzare una protesi su misura per tornare a praticare la scherma. Sette anni dopo, nel 2016, ha partecipato alle Paralimpiadi di Rio, vincendo numerose medaglie d’oro. Nonostante la sua giovane età, Bebe Vio ha dimostrato una grande maturità e determinazione, superando le difficoltà legate alla sua malattia. Il suo carisma le ha anche permesso di diventare un’importante testimonial in diverse occasioni, spesso insieme alla plurimedagliata schermista Valentina Vezzali. Anche se ha la stessa età dei millennial (12-19 anni), la personalità e l’energia di Bebe Vio sono uniche e non possono essere paragonate a quelle della nostra generazione.