Ha fatto notizia l’annullamento di alcune multe affibbiate ad un automobilista con un dispositivo autovelox. Il conducente, convinto di non aver superato il limite di velocità, come registrato dall’odiato rilevatore, ha deciso di inoltrare il ricorso al Giudice di Pace.
Nel caso dell’automobilista veneto, il verbale è stato stralciato grazie alla dicitura ‘autovelox autorizzato’ piuttosto che ‘certificato‘ come prevede la legge. I due termini sono di fatto sinonimi, l’autorizzazione consente ai Comuni di risparmiare sulle installazioni dei dispositivi, ma non sono coincidenti. Il caso potrebbe trascinare dietro di sè tutti i verbali precedenti, con il conseguente maxi-sborso del Comune di competenza agli automobilisti multati.
I casi per l’annullamento del verbale
Per avere la sicurezza di ottenere l’annullamento di una multa, il conducente deve inviare il ricorso entro trenta giorni dalla data di contestazione. Inoltre persistono motivi oggettivi per scrivere un ricorso:
- Il verbale deve essere notificato entro 90 giorni dalla data della presunta infrazione. La data di ritiro della raccomandata all’ufficio postale non ha alcun valore. Dobbiamo riferirci alla data di notifica indicata.
- La norma che indica l’infrazione al Codice della strada deve essere chiara e univoca al verbale di riferimento.
- La foto allegata, rintracciabile nel link allegato, deve essere nitida e anche in questo caso univoca al fine di stabilire con certezza la violazione (data e ora).
- La somma da pagare deve essere indicata nel verbale.
Come fare ricorso alla multa
Il ricorso può essere inviato tramite raccomandata o tramite PEC al Prefetto di riferimento. In caso l’ufficio violazioni dichiari non valido il ricorso, il conducente deve pagare la multa con importo doppio. In ogni caso la nuova cartella da saldare è inviata allegata alla risposta di diniego. La risposta non è istantanea e occorrono molti mesi per riceverla, essendo gli uffici oberati di ricorsi. Alcune persone decidono di ricorrere per avere il vantaggio di rimandare il pagamento della multa che comunque, superati i 60 giorni, avrebbe l’importo raddoppiato.
Ricevuto il diniego è possibile rivolgersi al Giudice di Pace con un sostegno legale. Questo conviene per coloro che hanno ricevuto multe seriali dai dispositivi Velocar. Questi dispositivi calcolano la media per alcuni metri della velocità della vettura che inutilmente rallenta all’ultimo momento.