Chi era Nick Bollettieri? Vita privata, mogli, morte, figli

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Il maestro di tennis più famoso del mondo lascia i campi in terra battuta e cemento per i prati del Paradiso. L’uomo che ha scoperto una generazione di tennisti americani è passato in queste ore a miglior vita.

La biografia

Scopriamo chi è Nick Bollettieri, il talent scout più famoso del mondo della racchetta, spentosi in queste ore all’età di 91 anni. Nicholas James Bollettieri, questo il nome completo all’anagrafe, era nato il 31 luglio 1931 nella città di Pelham, nello stato di New York. Come facilmente rintracciabile dal suo nome, Bollettieri è figlio di una coppia di immigrati di origine italiana che è andata negli Stati Uniti d’America per fare fortuna. E a giudicare dal conto in banca e dagli atleti sfornati dalla sua accademia, il loro figlio l’ha fatta, eccome.

Quella di Bollettieri è una vita particolare, tutta dedicata al tennis, ma anche ricca di contraddizioni. E’ stato il più celebre allenatore di tennis della storia, ma non ha mai disputato un torneo professionistico. Nick ha allevato generazioni e generazioni di giovani tennisti, ma ha avuto il tempo di crescere i suoi tanti eredi naturali. Il coach italoamericano ha, infatti, avuto una vita sentimentale piuttosto turbolenta: ha avuto, infatti, 7 figli da 8 mogli diverse. Numeri da re Priamo, più che da monarca del tennis mondiale.

Le origini dell’Accademia

Nick Bollettieri da giovane non sembrava certo poter diventare l’emblema della racchetta che poi è diventato. Si era da poco laureato in Filosofia quando diventò direttore delle attività sportive del Dorado Beach Hotel, un piccolo resort realizzato a Porto Rico dalla famiglia Rockfeller. La svolta della sua vita arriva nel 1978 quando apre in Florida la sua prima Tennis Academy. La sua idea rivoluzionare è quella di trasformare l’idea del circolo e dei corsi per i ragazzi delle classi agiate ad un college con metodi quasi militari per allevare i campioni di domani.

L’idea è vincente anche per la tenacia di Bollettieri che tiene i campi aperti a tutte le ore per tenere sulla corda quanti più ragazzi è possibile. Dopo di lui, tutti o quasi imiteranno quel metodo di lavoro. Bollettieri ha lanciato alcuni dei più grandi giocatori di tennis dell’era Open tra gli anni Ottanta e Novanta. Ben 12 suoi allievi sono diventati numero uno del mondo nella classifica Atp, o in quella Wta riservate alle donne.

Suoi prodotti sono i campionissimi americani Andrè Agassi e Pete Sampras, amici-rivali per un decennio, ma pure Jim Courier e Marcelo Rios. Le Bollettieri girls sono state le mattatrici del circuito femminile per anni: c’è il maestro italoamericano dietro i successi di Serena e Venus Williams, ma anche di Monica Seles, Maria Sharapova, Jennifer CapriatiMartina Hingis.

Non è tutto oro quel che luccica però. I metodi di Nick Bollettieri sono stati spesso criticati dagli stessi allievi. Valga per tutti l’esempio proprio del suo pupillo Andrè Agassi, già abbastanza vessato dal padre, che trovò in Nick un maestro ancora più inflessibile. Andrè odiava non solo le regole in campo, ma anche quelle imposte a studio ed alimentazione, come emerso nella sua biografia Open.

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