lunedì, Maggio 13, 2024
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Scuole aperte in estate: raccolte 50.000 firme

Comitati promotori per il prolungamento dell'anno scolastico portano le proposte al Ministro Valditara

Sono tante in Italia le correnti che chiedono a gran voce il prolungamento dell’anno scolastico nei mesi estivi. Le firme raccolte in questi mesi hanno raggiunto quota 50.000 e sono volte ad un cambiamento strutturale della scuola. Le famiglie chiedono il supporto scolastico per mantenere i ritmi di lavoro consoni alla tenuta economica della famiglia.

Scuole aperte d’estate: le proposte dei promotori

Con la pandemia da Covid e la crisi energetica peggiorata con il blocco russo, sono aumentate le famiglie che stentano a tenere i conti fino alla fine del mese. I centri estivi sono diventati un privilegio per le famiglie abbienti, mentre i bambini e i ragazzi dei ceti inferiori hanno pochi accessi ad attività stimolanti. Questo fenomeno, chiamato ‘Summer learning loss‘, è di fatto il termometro delle disuguaglianze in Italia.

La proposta di alcune associazioni di genitori riguarda la redistribuzione del calendario scolastico. Un passo avanti, secondo gli organizzatori della petizione, sarebbe diminuire a due mesi le vacanze estive e porre durante l’anno scolastico giorni di pausa. L’half term è adottato già in altri paesi come l’Inghilterra, che però, non dimentichiamo, ha un clima completamente diverso dal nostro.

L’edilizia scolastica italiana non facilita programmi di studio estivi ma, come riferisce Francesca Fiore, promotrice della petizione:”Ovviamente non si può pensare che in estate si faccia la didattica tradizionale in edifici scolastiche che a volte non hanno l’agibilità, programmi e didattica vanno adeguati (la musica, il coding, l’attività fisica, le visite culturali) come l’edilizia scolastica: purtroppo con il cambiamento climatico abbiamo davanti molti mesi più caldi, non andremo più a scuola in maggio o settembre? In Spagna fanno una pausa estiva più breve di noi con un clima simile”

Il tempo pieno nei Licei

L’altra proposta che le promotrici hanno messo sul tavolo del Ministro Valditara, riguarda la necessità del tempo pieno nei Licei. Sarebbe importante dare la possibilità di svolgere attività nel pomeriggio, culturali e non, per favorire l’integrazione e soprattutto la socialità tra i ragazzi. Questo tema in particolare è oggetto di movimenti studenteschi, quali le occupazioni di protesta delle scuole, in cui nel pomeriggio i ragazzi hanno organizzato cineforum e studi musicali sui vari generi.

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