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Maggio di Accettura: storia, le fasi della festa

Con la denominazione Il Maggio di Accettura, si è soliti indicare una festa popolare che ha luogo ad Accettura Matera Basilicata. La celebrazione di tale evento occorre durante i giorni della Pentecoste, periodo che ha inizio 50 giorni dopo la domenica di Pasqua. La ricorrenza è nata per glorificare il patrono del paese: San Giuliano. 

I festeggiamenti prevedono quello che è erroneamente chiamato matrimonio degli alberi, ossia un rito arboreo incentrato sull’unione di due piante, innestate fra loro, atta a dar vita a un nuovo albero.

La storia della festa di maggio

La festa di maggio di Accettura si ricollega alla tradizione religiosa del paese. Nel corso del diciottesimo secolo, è già possibile rintracciare la genesi del culto di San Giuliano.

Da alcune fonti, sappiamo che nel 1725, il santo era già patrono della località, posta in provincia di Matera.

 Nel 1744, la documentazione di una visita, da parte di monsignor Zavarrone, attesta la presenza di una statua lignea del protettore, con reliquia nel petto, e di un altare a lui consacrato. Inoltre, era ormai tradizione consolidata una festa, con la nomina di un procuratore.

Un altro atto testimonia una visita del 1796, il testo riporta una già evidente fusione del mese di maggio con la figura del santo patrono. Successivamente, sorge però un problema: secondo il vescovo, manca un attestato di autenticità. Quest’ultimo ordina, quindi, ai componenti del clero di procurarsene uno, pena la rottura della reliquia.

L’arciprete convoca i presbiteri per discutere del problema. Fortunatamente, un compaesano che si trova a Sora, paese che ha come protettore il medesimo martire, riesce a far redigere un atto di autenticità. La realizzazione dell’atto avviene grazie all’intermediazione di Fra Berardino.

In seguito a tali accadimenti, si riaccende la fede in San Giuliano ad Accettura e la festa assume carattere ancor più sfarzoso. L’arrivo coincide con l’Ascensione o la Pentecoste, periodo i cui si teneva anche una festa, detta festa dell’albero o di primavera.

Le fasi del rito

La prima fase ha inizio la prima domenica successiva a quella pasquale: giornata in cui un insieme di volontari si inoltra nel bosco di Montepiano, col fine di scegliere il cerro più alto, il cosiddetto Maggio. La domenica seguente, ci si sposta verso la foresta Gallipoli-Cognato, per individuare l’agrifoglio da trapiantare sopra il Maggio: la Cima.

Durante l’Ascensione, il Maggio viene demolito. Otto giorni dopo, cinquanta coppie di buoi trascinano l’albero sino alla Chiapparedd, zona a quattro kilometri da Accettura. Dalla piccola area, la quercia ritornerà presso il centro abitato.

La festa del maggio di Accettura cade il lunedì, primo giorno della settimana in cui si allestiscono i preparativi. Nel frattempo, dalle campagne di Valdienne, giunge la processione del dipinto dei santi Giovanni e Paolo. Nel pomeriggio, la statua è trasportata assieme al quadro, in processione, per le stradine del paese.

Il martedì, una fila di ragazze, aventi come corona troneggiante sul loro capo una serie di candele votive con nastri, apre la processione in onore di San Giuliano Accettura. Il corteo ha come meta ulteriore Largo San Vito, sito in cui si procede all’innalzamento del Maggio. I responsabili dell’ esecuzione delle operazioni più complicate sono, generalmente, gli anziani.

Nel tardo pomeriggio, temerari ragazzi tentano di inerpicarsi fino in cima all’albero, alto quaranta metri.

 

 

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