venerdì, Luglio 26, 2024
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Assicurazione motore marino, come si fa? Tutte le risposte

Oltre ai veicoli terrestri, anche i mezzi di trasporto marino devono essere coperti tramite una polizza. L’assicurazione motore marino, anche detta assicurazione natante (rc natanti) è, ordinariamente, stipulata per compensare le spese di alcuni tipi di imbarcazione.

Scopriamo, dunque, nell’odierno articolo, cosa copre l’assicurazione natanti, cosa dice la legge a tal proposito e quali guarentigie si possono aggiungere.

L’assicurazione motori marini

Le assicurazioni motori marini sono obbligatorie per tutti i natanti provvisti di motore, a prescindere dalla loro potenza e dal modo in cui si fornisce l‘impulso, per dare energia al motore.

Nel luglio del 2003, fu stabilita la definizione ufficiale di natanti, si decise che con tale termine, si indicavano le imbarcazioni a motore lunghe 10 metri, le imbarcazioni a vela di dimensioni pari o inferiori ai 10 metri e i motovelieri della stessa lunghezza.

Ci si deve avvalere di assicurazioni nautiche, anche solo per ormeggiare la barca in un porto. Un lieve movimento delle onde può, difatti, danneggiare gravemente barche ormeggiate in gran prossimità. Di qui l’obbligatorietà di un’assicurazione barca a vela, di un’assicurazione gommone e di un’assicurazione motore barca, sebbene questa rimanga in porto.

La norma, che sta alla base di un’assicurazione nautica rc,è molto concisa e sintetica: ovunque ci sia un natante a motore, si dovrà essere una copertura assicurativa al suo seguito. Ciò vuol dire che nel momento in cui il motore è spostato su un altro mezzo marino, questo sarà seguito dalla sua polizza.

Analogamente, se il veicolo è a due motori, questi dovranno essere assicurati entrambi. Infine, dovranno essere assicurati anche i tender a motore, pur nell’ipotesi in cui si tratti di un semplice gommone.

Come si fa un’assicurazione per natante a motore?

Proprio come per tutti gli altri mezzi, anche la copertura offerta da un’assicurazione barca o un’assicurazione moto d’acqua, risarcisce le spese in caso di danneggiamenti causati ad altri. Inoltre, tale polizza, così come le altre, prevede costi specifici e determinati massimali.

Va evidenziato che esclusivamente l’assicurazione natanti da diporto, con massimale da 2 milioni e 500 mila euro, è obbligatoria. Per unità da diporto, si intendono natanti, barche e navi utilizzati per fini sportivi o ricreativi, senza alcuno scopo commerciale.

L’imposizione, concernente la sottoscrizione dell’accordo rc, si estende anche ai motori marini amovibili, meglio noti come motori fuoribordo. L’assicurazione motore fuoribordo si distingue da quella applicata ai motori entrobordo o entrofuoribordo.

L’assicurazione fuoribordo copre, infatti, solo i mezzi con motore amovibile e non anche quelli montati su veicoli nautici. In questo caso, la polizza è siglata sul natante ove è assemblato il motore.

Nel 2003, si asserì che l’assicurazione doveva essere firmata da tutti i possedenti natanti a motore, qualunque fosse la sua potenza.

La modalità con cui formulare la richiesta per il patto non differisce molto da quella seguita per contrattare le polizze per gli altri mezzi, salvo specifiche eventualità, dovute alla  circolazione in acqua e non su terraferma.

Le guarentigie aggiuntive possono riguardare gli incidenti a danno dell’equipaggio, i danni ai passeggeri, la copertura corpi e macchine. Altre, ancor più specifiche, sono dedicata a chi svolge attività a livello agonistico o di noleggio o a chi gestisce stabilimenti balneari ecc.

Conviene sempre, ad ogni modo, assicurarsi dei preventivi, per poter risparmiare sulla polizza.

Consideriamo le ipotesi in cui vogliamo sottoscrivere un’assicurazione navale o un’assicurazione carrello barca, un preventivo per polizza navale o un preventivo assicurazione barca carrello ci saranno di grande ausilio, per portare a termine il compito.

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