Chi era Roberto Maroni? Vita privata, causa morte, malattia

0
980

Il volto di governo della prima stagione della Lega, il successore di Umberto Bossi, ma anche un ministro integerrimo contro mafia e camorra. E’ stato questo e molto altro Roberto Maroni, spentosi oggi all’età di 67 anni dopo una lunga malattia che lo aveva tenuto fuori dalla scena politica nazionale nell’ultimo periodo della sua esistenza terrena.

Per quanti non conoscessero ancora bene l’ex ministro andiamo a ripercorrere il suo curriculum per scoprire chi era Roberto Maroni anche nella vita privata. Roberto Maroni è nato a Varese il 15 marzo 1955, ma è assurto alla popolarità nel 1994, quando venne formato il primo governo di Silvio Berlusconi.

La carriera politica

Dopo la vittoria elettorale del marzo 1994 del Polo delle Libertà, il Cavaliere scelse al Viminale quello che era all’epoca uno dei volti nuovi e rampanti della Lega Nord di Umberto Bossi. Maroni si trovò a gestire da subito gatte da pelare piuttosto importanti per un politico che all’epoca non aveva nemmeno 40 anni: dal decreto Biondi all’indagine su Berlusconi fino alla gestione del G7 organizzato nell’estate 1994 a Napoli. L’esperienza del centrodestra al governo dura, però, poco visto che nel 1995 Bossi ritira la fiducia al premier Berlusconi, portando l’Italia a nuove elezioni, poi vinte dall’Ulivo di Romano Prodi.

Maroni tornerà nel Consiglio dei Ministri sempre con Berlusconi nel 2001: gli viene affidato in quel caso il Dicastero delle Politiche Sociali e del Lavoro. Tornerà anche al Viminale: nel terzo governo Berlusconi, quello nato dopo le Politiche stravinte nel 2008, Maroni è, infatti, ancora ministro degli Interni. In quella circostanza segnerà nel profondo la sua azione politica con provvedimenti discussi, dal famigerato Decreto Sicurezza fino alla Tessera del Tifoso, introdotta per contrastare la violenza negli stadi.

Vita privata e malattia

Nel 2013 viene eletto come presidente della Regione Lombardia, carica che è ancora oggi nelle mani di un leghista quale Attilio Fontana. Dal 2021, a causa della malattia che lo stava logorando, Maroni si è progressivamente allontanato dalla scena politica, non assumendo più incarichi rilevanti, ma continuando a produrre interventi di grande lucidità come quello successivo alle ultime elezioni.

A settembre, dopo il risultato elettorale favorevole al centrodestra, ma non alla Lega, uscì allo scoperto dicendo che il partito aveva bisogno di un nuovo leader. Una stilettata a Matteo Salvini che prese il suo posto alla guida del partito operando un profondo rinnovamento anche nelle cariche. Ha benedetto, invece, la nomina del successore suo e di Salvini al Viminale: la nomina di Matteo Piantedosi alla guida del Ministero dell’Intero ricalcava, infatti, l’identikit delineato da Maroni.

Nel gennaio 2021 Roberto Maroni era stato colpito da un malore improvviso mentre si trovava in casa: cadde battendo la testa e venne operato. Quattro mesi dopo il quotidiano Libero lasciò intendere che l’ex ministro stava combattendo contro un tumore che purtroppo oggi 22 novembre ha preso il sopravvento.

Roberto Maroni era sposato con la ragazza con cui stava ai tempi del liceo: si tratta di Emilia Macchi. Dalla loro relazione sono nati Chelo, Fabrizio e Filippo. Oltre alla politica Maroni aveva due grandi passioni: la musica e il calcio. Come visto nella serie 1994, dove compare anche il personaggio ispirato a lui, Maroni era un grande tifoso del Milan e si esibiva per diletto in locali blues.

Continua a leggere su ExpoCamper