Caterina Caselli, che è nata il 10 aprile 1946 a Modena, vive a Milano ed è una cantante e produttrice discografica italiana. Ha un figlio Filippo Sugar.
Caterina Caselli ha lavorato come cantante, attrice, produttrice discografica, compositrice, attrice cinematografica, conduttrice televisiva e artista discografica. Ha vinto l‘Ambrogino d’oro.
La musica è stata e continua ad essere la sua vocazione: Caterina Caselli – Una vita, cento vite – il suo documentario uscito a fine 2021- parte da questo assunto. Una narrazione in ordine cronologico che inizia a Modena, dove una ragazza di appena quattordici anni, figlia di un magliaio e macellaio, si diverte a inventare filastrocche e cantare.
Prima lo fa sulla strada da casa a scuola, poi inizia a prendere lezioni di canto con l’intenzione di partecipare alle audizioni. Convincere la famiglia per cui “quello non era il lavoro di una donna” non sarà facile, ma sarà facile con Maurizio Vandelli di Equipe 84 che nel 1965 la portò con sé a Roma, al Capriccio.
“Mi hanno parlato di Roma come di New York”, ricorda, “sono venuti a convincere mia madre che mi ha detto: ‘Non ti darò un centesimo’”. Da lì al Piper il passo è breve “e la festa è iniziata”: la scrittura del presidente della Compagnia Generale del Disco (CGD), l’ungherese Lázló Sugár, poi il Cantagiro, Sanremo e il successo di “Nessuno può giudicarmi”, che nel 1966 lo consacrò definitivamente.
Chi è Caterina Caselli? Marito, Età, Figlio, Canzoni
L’industria musicale è il mondo di un uomo se si guardano i manager e i produttori in giro. Ma in Italia Caterina Caselli dimostra di essere un esempio dell’eccezione a quella regola.
Nata come cantante, è diventata una delle persone più potenti e influenti della musica popolare italiana. Con il suo senso del gusto e un talento per gli affari ha contribuito a formare la musica pop italiana.
La Caselli nasce a Modena il 10 aprile 1946, ha iniziato come cantante negli anni Sessanta ma nel corso degli anni Ottanta si è sviluppata come uno dei principali produttori e manager della musica popolare italiana.
Ma come detto la sua carriera principale è stata quella di cantante. All’inizio degli anni sessanta incide alcuni singoli prima di firmare con la famiglia CGD Sugar.
Nel 1966 si unisce a Sanremo con una canzone inizialmente scritta per Adriano Celentano. Dà la canzone ‘Nessuno mi può giudicare‘ a Caterina che la canta con Gene Pitney.
È in questa occasione che Caterina Caselli sfoggia un’acconciatura bob bionda guadagnandosi il soprannome di “casco d’oro” che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera.
Dopo il matrimonio nel giugno del 1970 con Peter Sugar, capo dell’omonima etichetta, farà parte di una parte diversa dell’industria musicale anche se continua a cantare per alcuni anni.
Partecipa con buon successo a Canzonissima e Sanremo ma nel 1975 decide di ritirarsi in musica con un nuovo album e un suo programma dal titolo Grande emozione.
Presto dà alla luce suo figlio Fillippo e inizia a lavorare come talent scout e produttore discografico. Nel 1977 fonda la sua etichetta discografica La Ascolto sia con Guido Carota e Alberto Pugnetto, dalla prima radio privata italiana e Cesare Monti, fotografo noto per aver già realizzato le copertine di album di vari artisti tra cui Lucio Battisti.
L’etichetta era una sottoetichetta di Sugar CGD con l’obiettivo di iniziare un catalogo con musica fondata sull’impegno e la ricerca. Ha ingaggiato il cantautore Pierangelo Bertoli che ha firmato le sue canzoni solo con il nome ‘Angelo ‘, perché era anche sotto contratto con la CGD.
Negli anni Ottanta porta al pubblico artisti e artisti come Pierangelo Bertoli, Mauro Pagani, Area con Demetrio Stratos, Giunni Russo, Enrico Ruggeri, Raf, Francesco Baccini, e costruendo il successo internazionale di Paolo Conte.
