Oggi 8 settembre 2022 ricorre la giornata mondiale dell’alfabetizzazione. Quest’evento è di matrice antropocentrica, in quanto è centrato sulla riscoperta della natura umana e sulla valorizzazione di ciò che più di ogni altra cosa le appartiene, ossia la ragione.
Giornata mondiale dell’alfabetizzazione: le origini dell’International Literacy Day
L’istituzionalizzazione dell’International Literacy Day cade il 17 novembre del 1965 da parte dell’UNESCO. Quest’ultima, in quanto agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite specializzata nella tutela del patrimonio culturale, considera necessario promuovere un’azione su scala mondiale che sensibilizzi al valore immane dell’alfabetizzazione.
Generalmente, questo concetto è circoscritto alle capacità del saper leggere e del saper scrivere. In realtà, esso ha una portata molto più ampia, che difficilmente può essere quantificata. Il quid di quest’espressione è essenzialmente trasversale perché abbraccia un macro-cosmo costituito da tante facce; e ognuna di queste non è altro che l’eco di tutto ciò che accade nel mondo. Focalizzare l’attenzione sull’alfabetizzazione significa analizzare la situazione politica, economica, sociale, sanitaria e culturale dei Paesi. Solo in questo modo è possibile risolvere i problemi che affliggono il mondo.
Cause dell’analfabetismo: l’inezia politica
Dunque promuovere questa campagna di sensibilizzazione vuol dire pianificare e mettere a punto delle strategie risolutive per l’analfabetismo nel mondo e tutto ciò che deriva, come la povertà e le malattie. Infatti, nonostante gli imponenti progressi, dalle statistiche dell’UNESCO si appura che nel mondo ci siano ancora 781 milioni di persone adulte non istruite. E questa grossa “fetta” di popolazione risiede principalmente in Asia, in Africa, negli Stati arabi e nell’America Latina. Il fattore scatenante e conseguente di questa situazione nei Paesi citati è la povertà. La maggior parte delle famiglie non può sostenere il pagamento delle tasse che garantisce l’accesso al servizio. Secondo una stima, se queste fossero abbattute, a circa il 90% della popolazione sarebbe garantito il diritto all’istruzione e alla formazione. Inoltre, un altro elemento invasivo che contrasta il progresso umano e culturale è l’assenza dello stato governante.
Perché mancano gli investimenti per l’istruzione?
Quali sono i motivi dell’inezia politica? Innanzitutto, la classe dirigente non trarrebbe il beneficio economico nell’arco di breve tempo. In secondo luogo, là dove i servizi legati all’acqua scarseggiano l’istruzione è praticamente surclassata. In ultimo, le scuole sono situate nei centri cittadini, i quali sono troppo distanti dai villaggi rurali e ciò richiederebbe un investimento anche sui trasporti pubblici.
Giornata mondiale dell’alfabetizzazione: «salviamo i bambini e gli adulti»
Uno dei piani strategici che può ammortizzare le conseguenze nei Paesi sottosviluppati è il sostegno a distanza, come quello promosso da Save the children. Attraverso questi progetti è possibile garantire un’istruzione basilare ai bambini e agli adulti. Si tratta di un percorso organizzato in step progressivi, durante i quali si analizzano le competenze di partenza e quelle maturate. Si adotta una strategia didattica interattiva e “itinerante” (supportata da giochi, da musica, da disegni, etc.) dove grandi e piccini, confrontandosi imparano e crescono insieme.
Giornata mondiale dell’alfabetizzazione: «l’istruzione è il modo per migliorare il mondo»
Gli antichi definiscono l’essere umano “la macchina perfetta”. Coma mai? Perché l’uomo è l’unico animale dotato di ragione e solo allenando il pensiero, incanalandolo nelle nostre passioni, è possibile realizzare grandi cose, prima fra tutte l’equità dei diritti.
Ecco alcune frasi per sostenere l’alfabetizzazione nel mondo
Il mondo può essere salvato dalla bellezza, datemi un foglio e una matita, vi mostrerò cosa posso fare.
La cultura è la coscienza civile che riconosce il valore e la dignità di ogni uomo.
Un paese è davvero alfabetizzato solo quando tutti parteciperanno dello stesso diritto.
L’istruzione è il sapore della libertà, posso esprimermi per assentire o dissentire. Mi avvalgo della facoltà di fare la differenza.
L’istruzione è un fuoco da accendere.
