venerdì, Luglio 26, 2024
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Grassi saturi: cosa sono fanno male, differenze con i grassi insaturi

Abbiamo tutti sentito parlare di grassi saturi e grassi insaturi. Per correggere e curare al meglio la nostra alimentazione però dobbiamo capirne le differenze principali. Quali sono gli acidi grassi che dobbiamo evitare perché dannosi? Come possono essere invece utili per il nostro organismo. Ecco come si differenziano grassi saturi e insaturi e come fare attenzione a quello che mangiamo.

I grassi sono presenti in molti degli alimenti che consumiamo e si trovano sia in natura che come aggiunta con l’utilizzo di determinati ingredienti. Sono considerati infatti una fonte di energia, ma bisogna essere consapevoli del loro consumo per evitare che si accumulino nel corpo. I cibi grassi non possono essere superiori al 30% del fabbisogno energetico generale. Cosa succede quando ne consumiamo di più?

Acidi grassi saturi quali sono?

In linea generale l’acido grasso saturo è quello che ha origine animale e che se tenuto a temperatura ambiente ha una consistenza solida. Ci sono anche i grassi vegetali e non soltanto di origine animale che contengono una quantità piuttosto elevata di grassi saturi. Ad esempio l’olio di palma e cocco sono grassi di origine vegetale con un’alta concentrazione di grassi saturi.

Questi tipi di grassi non sono considerati essenziali per l’organismo e un consumo eccessivo non permette di considerare i grassi saturi buoni. Al contrario, un consumo elevato può portare a soffrire di alcune patologie. Quindi, perché fanno male?

La quantità consigliata deve coprire meno del 10% del fabbisogno energetico giornaliero, non sono necessari in una dieta e potrebbero anche essere del tutto eliminati.

Sono dannosi per l’organismo perché provocano un aumento del livello di colesterolo cattivo nel sangue. Questo significa che sono la causa dell’insorgenza di molte malattie cardiovascolari.

Gli alimenti che li contengono in maggiore quantità, come abbiamo detto, sono quasi sempre di origine animale: tuorlo d’uovo, latte, strutto, panna, carne, pesce, formaggi e infine olio di cocco e palma.

Quali sono gli acidi grassi insaturi?

Una differenza principale tra i grassi saturi e insaturi si trova proprio nella loro consistenza. Se i primi si trovano allo stato solido i secondi invece a temperatura ambiente si trova in stato liquido. Sono considerati essenziali per l’organismo e possono essere inseriti all’interno di un’alimentazione bilanciata. Hanno un ruolo completamente diverso da quelli saturi. Si tratta infatti di acidi grassi con una funzione protettiva e salutare, non portano patologie ma non devono comunque essere consumati in eccesso.

Questi tipi di grassi si dividono in due categorie: acidi grassi polinsaturi e grassi monoinsaturi. I primi sono quelli essenziali che devono essere introdotti nell’organismo attraverso il consumo di alimenti con omega 6 e omega 3.

Gli altri invece sono quelli contenuti nell’olio d’oliva. I cibi che contengono la più alta concentrazione di grassi buoni sono i semi come sesamo, lino, chia, la frutta secca in generale e tutti gli oli di origine vegetale.

Una dieta sana e bilanciata è molto difficile se non si conoscono tutti i dettagli dei nutrienti che consumiamo. Bisogna quindi iniziare a fare attenzione al consumo di grassi ed evitare il più possibile l’assunzione di grassi saturi. Si trovano come abbiamo già detto in molti prodotti di origine animale oppure in cibi elaborati e ricchi di grassi transgenici.

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