venerdì, Luglio 26, 2024
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Bonus protetto per assicurazione auto, cos’è e come funziona

Tratteremo, in data odierna, del bonus protetto. Iniziamo con l’analizzare l’accezione di tale espressione.

Rispondiamo, quindi, innanzitutto alla questione “Cosa significa bonus protetto?” La formula indica una condizione inclusa nella garanzia RCA (responsabilità civile auto), grazie alla quale, l’assicurato mantiene la sua classe di merito, nel momento in cui avviene il suo primo incidente con colpa.

Per classe di merito, si intende il valore assegnato dalle compagnie al soggetto tutelato, in funzione della sua sinistrosità. Questo valore è esprimibile mediante una scala che va da 1 a 18.

Con questa postilla, il cittadino si sottrae all’aumento del premio assicurativo, con l’attuazione del malus. Per conquistare questo privilegio, bisogna però elargire una somma lievemente più elevata, conseguente all’ottenimento della polizza.

Il meccanismo appena descritto è tipico delle assicurazioni bonus malus che implicano, in ogni caso, l’aumento assicurazione dopo sinistro, ossia l’aumento assicurazione per incidente.

Da non dimenticare è il presupposto concernente il mutamento prezzo per l’applicazione della garanzia bonus protetto, quest’ultimo varia a seconda della città di residenza e alla classe di merito del cliente.

Come funziona il bonus?

Il requisito per accedere all’agevolazione offerta è la fedeltà alla propria compagnia di assicurazione, visto che il conducente mantiene la classe di merito interna, mentre la classe universale, presente nell’attestato di rischio, muterà in seguito all’incidente occorso.

Ulteriori attributi richiesti sono il conferimento del contratto alla classe 4 o inferiore e l’assenza di scontri stradali, nei due anni precedenti.

Il bonus è usufruibile da tutti coloro che sono stimati competenti guidatori. Questa loro caratteristica induce determinate società assicurative ad incorporare, a titolo gratuito, la chiosa nelle assicurazioni auto.

Oltre a questa facilitazione, esiste anche il bonus doppiamente protetto, il quale, conserva immutata la classe di merito interna, nonostante si siano verificati anche due incidenti durante l’osservazione. Questo specifico bonus, chiamato anche bonus garantito, è concesso solo se il cittadino ha già compiuto 31 anni e rientra nella prima classe di merito.

Cosa accade se non si dispone del bonus

Nell’ipotesi in cui un conducente si imbatta in un incidente automobilistico, durante il periodo di prova, passa dalla terza alla quinta classe e, dopo l’aggiornamento, è obbligato a versare una cifra più elevata.

La corresponsione del malus è inderogabile, se si appura la responsabilità maggiore del sinistro, se invece si tratta di concorso di colpa, si indicherà l’accaduto soltanto nell’attestato di rischio. Nell’ultimo caso, le pene previste sono attuabili quando la somma della responsabilità dei sinistri, in 5 anni, supera il 51% di colpa.

Il riscatto del sinistro

Simile per finalità al bonus di cui abbiamo appena esplicato il procedimento, c’è il riscatto del sinistro. Attraverso quest’altra agevolazione, l’utente rimborsa i danni provocati, aggirando così l’aumento del premio assicurativo.

Perché ci si avvii verso tale procedura, il richiedente dovrà consultare la CONSAP col dovere di stabilire l‘importo. La quota sarà erogabile, tramite l’applicazione del bonifico bancario, al conto corrente dell’istituto.

Ad ogni modo, purtroppo, molti sinistri non sono riscattabili. Nell’elenco, ritroviamo gli incidenti avvenuti sena urto; gli incidenti che hanno dato luogo a una o più collisioni; quelli prodottisi con un’auto immatricolata all’estero; i sinistri con danni a persone; incidenti coinvolgenti alcuni ciclomotori senza targa e i sinistri che prevedono l’intervento di un’impresa non aderente alla CARD.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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