venerdì, Luglio 26, 2024
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Alberto Fazolo chi è? Nemo, dov’è nato, contatti, giornalista

Alberto Fazolo è nato a Roma nel 1979 ed é un economista, giornalista, scrittore e attivista politico. Presente spesso negli ultimi tempi in programmi televisivi di cronaca, l’uomo ha vissuto due anni nel Donbass, dal 2015 al 2017.

Chi è Alberto Fazolo

L’uomo è stato ospite nelle ultime settimane sia da Massimo GilettiNon è l’Arena sia da Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio in quanto grande esperto della regione separatista del Donbass, dove ha vissuto due anni per combattere contro il fascismo. L’uomo si dichiara antifascista e comunista e ha vissuto per due anni nella regione ucraina come internazionalista, come dichiarato in un’intervista all’ANSA. Lo stesso, ha fatto chiarezza sottolineando la differenza tra internazionalista e mercenario, affermando che i primi lottano per difendere i propri ideali, mentre i secondi lo fanno per finalità economiche o egocentrismo.

Il libro sul Donbass

Alberto Fazolo fa parte del Dombass International Forum, associazione impegnata nel reclutamento dei Foreign Fighters italiani per il Donbass filorusso; così è risultato da indagini condotte dal governo ucraino. Nel 2018 ha pubblicato un libro sulle Repubbliche Popolari intitolato “In Donbass non si passa. La resistenza antifascista alle porte dell’Europa”. 

Alberto Fazolo ha scritto il libro insieme ad un’altra figura che combatte per il Donbass, Nemo. L’uomo, di origine romana, appartiene alla sinistra radicale. Il rossobruno romano è comandante dell’InterUnit, la brigata internazionale che combatte al fianco delle Repubbliche di Lugansk e Donetsk con il battaglione di Prizrak.

Il testo, tratta una questione molto delicata che riguarda questioni mai più attuali di adesso, raccontando 3 anni sul fronte di battaglia nel Donbass (dal colpo di stato del 2014 fino all’anno del rientro, il 2017). Il reportage è una critica alla Junkta golpista e nazionalista di Kiev, a detta loro.

Il libro è in vendita su diversi portali e-commerce, tra cui anche su Amazon.it. La didascalia che accompagna la vendita del volume sul portale dell’azienda statunitense di commercio elettronico, recita così:

“Sono anni che una storia completamente rimossa dai mezzi d’informazione continua a scrivere pagine di sangue alle porte dell’Europa. È la storia delle Repubbliche Popolari del Donbass dove, di fronte a un colpo di stato apertamente fascista e in una situazione di volta in volta indebitamente dipinta come “conflitto etnico” o come interferenza della Russia negli affari ucraini, molti distaccamenti delle milizie si formano nel nome del comunismo e sotto le bandiere rosse della ex Unione Sovietica. Sin dall’inizio del conflitto, alla lotta prendono parte molti volontari stranieri, che danno vita alle proprie formazioni all’interno della Milizia Popolare. Tra queste (e probabilmente la più nota), il gruppo “InterUnit” della brigata “Prizrak”, in cui hanno prestato servizio soldati provenienti da ogni parte del mondo: protagonisti di una vicenda di antifascismo e solidarietà internazionalista. Prefazione di Alexey «Dobrij» Markov.”

Alberto Fazolo e Edy Ongaro

Alberto Fazolo, nell’intervista rilasciata all’Ansa già citata in precedenza, compiange anche la scomparsa di un suo caro amico durante il suo trascorso nel Donbass, Edy Ongaro.

L’uomo di 46 anni, conosciuto con il nome di battaglia Bozambo, prima di partire era un disoccupato, tifoso ultras del Venezia e latitante (in quanto era stato emanato un mandato di arresto nei suoi confronti dove aver aggredito violentemente una barista). Dopo questo trascorso italiano nel 2015 decide di unirsi alla brigata Prizrak. Il battaglione composto da militari internazionali che combatte contro l’esercito ucraino abbracciando la causa indipendentista filo-russa. L’uomo è morto in uno scontro a fuoco contro le truppe ucraine in un villaggio vicino Donetsk a fine marzo.

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